La scommessa di rendere l’ambiente online più sicuro per i minori si può vincere soltanto con il contributo di tutti gli attori interessati: le aziende proprietarie dei principali servizi online e dei canali di comunicazione, i legislatori, le famiglie, e gli stessi ragazzi.
Un’occasione per assistere a un tentativo di mettere tutti intorno a un tavolo e delineare possibili soluzioni è stata la conferenza internazionale allestita a Parigi dallo statunitense Fosi (Family Online Safety Institute), organizzazione non profit attiva nel campo dell’informazione sugli aspetti educativi del digitale, della formazione dei genitori, e della pressione su politica e istituzioni pubbliche perché mettano in atto strategie efficaci di tutela dei minori online.
Nel board di Fosi siedono diverse tra le più grandi aziende informatiche, da Microsoft – nella cui sede parigina si svolgeva l’incontro – a Google, Amazon, TikTok, Snap, Roblox, Discord ed Epic Games – la produttrice di Fortnite –, ma anche colossi dell’intrattenimento come Disney e Netflix, per citarne alcune tra le più note.
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