Proclamare di voler fare poesia con gli algoritmi può sembrare un progetto tanto ambizioso quanto irrealistico. Ma le opere di Joachim Sauter, media artist , fondatore dello studio berlinese Art+Com, dimostrano che è una strada percorribile, con risultati di straordinario interesse artistico. All’Istituto Europeo di Design di Milano, per un evento organizzato in collaborazione con Swarm Hybrid Design Lab, Sauter ha illustrato le principali opere che hanno costellato la sua lunga carriera, iniziata nel 1988 con la nascita di Art+Com, proprio in contemporanea con la diffusione dei primi personal computer sul mercato. E non è certo un caso.
Proclamare di voler fare poesia con gli algoritmi può sembrare un progetto tanto ambizioso quanto irrealistico. Ma le opere di Joachim Sauter, media artist , fondatore dello studio berlinese Art+Com, dimostrano che è una strada percorribile, con risultati di straordinario interesse artistico. All’Istituto Europeo di Design di Milano, per un evento organizzato in collaborazione con Swarm Hybrid Design Lab, Sauter ha illustrato le principali opere che hanno costellato la sua lunga carriera, iniziata nel 1988 con la nascita di Art+Com, proprio in contemporanea con la diffusione dei primi personal computer sul mercato. E non è certo un caso.