Prime impressioni su Clubhouse.
Se durerà nel tempo è presto per dirlo, ma ci sono già alcune certezze riguardo a Clubhouse, il nuovo social media basato solo sulla voce, cui si accede per invito.
-E’ la prima volta che un numero davvero consistente di persone, allo stesso tempo, si riversa su un social network che non sia riconducibile ai nomi già noti (ok c’è il precedente di Snapchat, ma li il target era piuttosto ristretto e selezionato in base all’età)
-E’ qualcosa che mancava nel panorama dei social media focalizzati sull’immagine e sul video.
Entrare in Clubhouse fa un’impressione non troppo dissimile da quella che si aveva nei primi forum agli albori di Internet. Un mondo un po’ rarefatto, dove tutto sommato si è ancora in pochi, e dove in stanze virtuali si discute di argomenti vari: da quelli più specialistici alla futilità totale, senza tralasciare i topic più estremisti e trasgressivi. Là si scriveva, qui si parla. Ma il senso di protezione, di potersi esporre senza apparire troppo e quindi senza essere giudicati, è molto simile. Non dobbiamo farci vedere, ma possiamo dire la nostra e non esistono i like, anche se ci sono i follower a decretare la popolarità. Si entra in una stanza, si ascolta, si chiede d’intervenire, o si viene invitati dal moderatore. E non resta nessuna traccia.
Chissà quanto durerà, ma per il momento Clubhouse è davvero qualcosa di nuovo e radicalmente alternativo ai social che conosciamo. Resta da capire se i ragazzi ci entreranno in massa, al momento prevale un certo scetticismo, anche se qualche yourtuber dei più noti si è già palesato.
Cercate di farvi invitare, che ci vediamo (ops sentiamo) lì. Dimenticavo, al momento è solo per iPhone, ma a breve dovrebbe uscire anche la versione per Android