Lanier, pioniere della realtà virtuale: «Dobbiamo uscire dai social»

25 Nov 2018 -

Lanier, pioniere della realtà virtuale: «Dobbiamo uscire dai social»

Riguardo ai social media Jaron Lanier non ha mezze misure. Bisogna uscirne. Da tutti e alla svelta. Come ha fatto lui. Il programmatore, artista e musicista californiano, pioniere della realtà virtuale, oggi ricercatore alla Microsoft, è autore già di numerosi volumi critici sulla tecnologia, uno dei più noti il profetico Tu non sei un gadget (Mondadori, 2010).
Nel recente Dieci ragioni per cancellare subito i tuoi account social (Il Saggiatore, pagine 211, euro 10,00) mette in fila uno per uno i motivi che dovrebbero indurre chiunque a seguire il suo esempio. Si va da “I social media stanno minando la verità” a “I social media stanno distruggendo la tua capacità di provare empatia”, fino al lapidario “I social media ti rendono infelice” perché, come recita la Ragione numero 10, «ti odiano nel più profondo dell’anima ». Oggetto dell’invettiva di Lanier non sono tanto gli strumenti in sé quanto piuttosto l’“Economia dell’attenzione” che ne è alla base e che implica la necessità di attrarre gli utenti per un tempo più lungo possibile in modo da proporre loro pubblicità e prodotti. Il che ha un’immediata, sinistra conseguenza, come si spiega nella Ragione 1, ovvero: «Stai perdendo la libertà di scelta».

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Lanier, pioniere della realtà virtuale: «Dobbiamo uscire dai social»

Riguardo ai social media Jaron Lanier non ha mezze misure. Bisogna uscirne. Da tutti e alla svelta. Come ha fatto lui. Il programmatore, artista e musicista californiano, pioniere della realtà virtuale, oggi ricercatore alla Microsoft, è autore già di numerosi volumi critici sulla tecnologia, uno dei più noti il profetico Tu non sei un gadget (Mondadori, 2010).
Nel recente Dieci ragioni per cancellare subito i tuoi account social (Il Saggiatore, pagine 211, euro 10,00) mette in fila uno per uno i motivi che dovrebbero indurre chiunque a seguire il suo esempio. Si va da “I social media stanno minando la verità” a “I social media stanno distruggendo la tua capacità di provare empatia”, fino al lapidario “I social media ti rendono infelice” perché, come recita la Ragione numero 10, «ti odiano nel più profondo dell’anima ». Oggetto dell’invettiva di Lanier non sono tanto gli strumenti in sé quanto piuttosto l’“Economia dell’attenzione” che ne è alla base e che implica la necessità di attrarre gli utenti per un tempo più lungo possibile in modo da proporre loro pubblicità e prodotti. Il che ha un’immediata, sinistra conseguenza, come si spiega nella Ragione 1, ovvero: «Stai perdendo la libertà di scelta».

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