“Lo schermo del computer è una finestra, oltre la quale vediamo un mondo virtuale”. Sono le parole dell’ingegnere americano Ivan Sutherland, il primo a costruire – nel 1968 – un casco per vedere immagini create da un computer.
È lunga e appassionante la storia di come quella finestra si è aperta ed è diventata sempre più ricca, coinvolgente e accessibile in modi diversi, dal monitor di un computer al minischermo di un cellulare, da un casco con visori a un paio di leggeri occhialini. Se l’idea di immergersi completamente in un mondo virtuale è tornata alla ribalta di recente con l’esplicito impegno di Facebook in questa direzione, c’è tutto un altro approccio alla questione che parte dall’idea che la realtà non vada sostituita chiudendosi dentro un casco ma piuttosto “aumentata” con informazioni, testi o immagini, che si sovrappongono al mondo reale. Era questo d’altra parte il progetto iniziale di Sutherland e il sogno alla base dei celeberrimi Google Glass (che non sono mai arrivati sul mercato). Anche Microsoft sta investendo pesantemente in questa direzione con gli Hololens, occhiali che permetteranno di vedere immagini tridimensionali fluttuare nello spazio reale, disponibili per il mercato aziendale nei prossimi mesi.
“Lo schermo del computer è una finestra, oltre la quale vediamo un mondo virtuale”. Sono le parole dell’ingegnere americano Ivan Sutherland, il primo a costruire – nel 1968 – un casco per vedere immagini create da un computer.
È lunga e appassionante la storia di come quella finestra si è aperta ed è diventata sempre più ricca, coinvolgente e accessibile in modi diversi, dal monitor di un computer al minischermo di un cellulare, da un casco con visori a un paio di leggeri occhialini. Se l’idea di immergersi completamente in un mondo virtuale è tornata alla ribalta di recente con l’esplicito impegno di Facebook in questa direzione, c’è tutto un altro approccio alla questione che parte dall’idea che la realtà non vada sostituita chiudendosi dentro un casco ma piuttosto “aumentata” con informazioni, testi o immagini, che si sovrappongono al mondo reale. Era questo d’altra parte il progetto iniziale di Sutherland e il sogno alla base dei celeberrimi Google Glass (che non sono mai arrivati sul mercato). Anche Microsoft sta investendo pesantemente in questa direzione con gli Hololens, occhiali che permetteranno di vedere immagini tridimensionali fluttuare nello spazio reale, disponibili per il mercato aziendale nei prossimi mesi.